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Resti di un ex cimitero militare austro-ungarico sul Carso

  • Immagine del redattore: Rajan Trobec
    Rajan Trobec
  • 15 lug 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 27 ott 2021

Durante una delle mie ricerche finalizzate ad individuare qualche grotta interessante da visitare, è apparsa davanti ai miei occhi la Caverna dell’ex cimitero Militare (397/1492VG), che si trova non lontano dall’ex valico confinario di San Pelagio nel Comune di Duino-Aurisina (TS).

La grotta ha attirato immediatamente la mia attenzione in quanto ignoravo completamente l’esistenza di un cimitero austro-ungarico in quella zona. Considerato inoltre il fatto che la grotta è costituita da un comodo pozzo di 40m circa con una caverna sottostante, ho deciso di organizzare subito una visita.

Imboccata la strada bianca in corrispondenza dell’incrocio che porta a San Pelagio o verso l’ex confine di Stato, si procede in leggera discesa per circa 200m. In prossimità di una leggera curva a destra, appena qualche metro fuori dalla carrareccia, immersi in una fitta vegetazione, vi sono dei muri in cemento a formazione di un perimetro. Eccoci quindi giunti presso l’ex cimitero.


A breve distanza, dietro ad un dosso formato presumibilmente da materiale di riporto si apre il pozzo a cielo aperto di notevoli dimensioni.

La prima esplorazione ufficiale della cavità risale al 1924. Gli abitanti del vicino paese di Prepotto hanno tramandato un racconto, secondo il quale la cavità fu utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale per scaricare le salme dei soldati morti, caduti a seguito di cruenti battaglie sul vicino fronte, considerata l’impossibilità per circostanze di tempo di seppellire i corpi degnamente. Tra i corpi che venivano portati con i camion e scaricati nel pozzo, si segnalava anche la presenza di soldati che seppur gravemente feriti, venivano anch’essi gettati ancora in vita nel pozzo.

La gendarmeria austro-ungarica, appreso quanto stava accadendo, ordino di cessare immediatamente l’orrenda pratica, facendo recuperare i corpi e istituendo a pochi metri l’ora ex cimitero.

Il pozzo di ingresso inizialmente stimato 40m, oggi risulta meno profondo probabilmente poiché negli anni è stato oggetto di riempimenti. Anche la caverna sottostante, presente nel rilievo, oggi è molto ridotta in quanto un passaggio è stato completamente ostruito dalle pietre che sono state sversate dall’esterno.

Nel 2007 alcuni membri della FST (Federazione Speleologica Triestina) hanno effettuato la pulizia della grotta, portando all’esterno ingenti quantitativi di immondizie. Nella circostanza sembra siano ancora stati rinvenuti resti (ossa) probabilmente di origine umana.

Per quanto riguarda l’ex cimitero all’esterno della grotta, vi è notizia che le salme in un secondo tempo dopo il primo conflitto mondiale siano state riesumate e trasferite presso i cimiteri di Gorjansko (SLO) o Prosecco (TS).


Per i più curiosi ho preparato un video accessibile dal link:


Buona visione!



@rajanair23





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