Scoperta di un nascondiglio dei partigiani sulle alture di Sgonico
- Rajan Trobec
- 19 ott 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 gen 2022
Tra le varie ricerche su fatti storici avvenuti e concernenti il territorio carsico, questa volta vi svelerò informazioni circa l’esistenza di un nascondiglio partigiano situato nella zona collinare tra l’abitato di Sgonico e il confine di stato con la Slovenia.
Tutto iniziò per caso, dopo che ho consultato la scheda catastale della “Grotta presso la quota 444” 3214/5057VG.
Nella descrizione infatti viene riportato che durante la 2 Guerra Mondiale la cavità fu utilizzata dai partigiani come ricovero. Nella circostanza ho notato che il rilievo della grotta era stato eseguito nel 1978 dal Gruppo Triestino Speleologi, del quale sono anche membro. Ho chiesto quindi informazioni a Gianni Benedetti, il quale esplorò e realizzò il primo rilievo. La grotta fu individuata grazie ad un anziano di Coludrozza, piccola frazione del Comune di Sgonico, che era a conoscenza della cavità grazie ai racconti tramandati dagli anziani della zona. L’uomo condusse quindi gli speleologi sino all’imbocco situato in una zona remota ed impervia a ridosso del confine di Stato con la Slovenia, raccontando che l’imbocco già difficilmente individuabile, durante la guerra, veniva ulteriormente occultato con ramaglie.
Effettivamente la prima volta che sono andato a cercare l’imbocco ho perso circa 2h per trovarlo e sono riuscito ad individuarlo solamente grazie al GPS.
La grotta e accessibile attraverso un pozzetto di 1.70m, successivamente in direzione W un cunicolo discendente, stretto nella parte iniziale, conduce in una caverna di medie dimensioni.
È proprio quest’ultima che i partigiani utilizzavano come ricovero e nascondiglio.
La cavità si sviluppa inoltre in altri rami laterali. I resti, a testimonianza della presenza dei partigiani sono tuttavia scarsi. A parte qualche chiodo, filo di ferro e qualche legno, non ho riscontrato resti interessanti.
La grotta resta comunque un luogo interessante in quanto poco conosciuto e reso affascinante dalla storia tramandata secondo tradizione popolare.
Se ti interessa ho girato anche un video che puoi cliccare sul seguente link:
Alla prossima avventura!
@rajanair23
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